Le case costruttrici di automobili spesso annunciano sulla carta consumi davvero straordinari che potrebbero lasciare esterefatto l'eventuale acquirente di quel modello che poi si troverebbe spesso ad evidenziare consumi reali diversi.
I cicli di omologazione utilizzati dai produttori, sono fatti in modo da poter dare a tutti dei parametri per dare dati paragonabili, ma non sempre questi riescono ad essere ripetuti da chi quell'auto la usa tutti i giorni: perchè?
I suddetti cicli sono fissati con parametri e velocità standard: per esempio l'auto deve
-partire da ferma
-raggiungere una velocità X e mantenerla per Y km
-scendere a velocità A e mantenerla per B km
-fermarsi
-ripartire e tornare a velocità A mantenendola per una data percorrenza
-aumentare la velocità fino ad un limite T
-fermarsi nuovamente
e così via!
Questi test hanno 2 diversità rispetto a ciò che è attuabile dal guidatore comune: primo vengono effettuati in circuito dove non c'è traffico e dove le condizioni di marcia sono perfette (senza salite nè discese di solito, senza semafori, ecc.) e in secondo luogo nella maggior parte dei casi danno velocità da mantenere e per quale distanza, ma non indicano con che tipo di accelerazione o decelerazione giungere a tali velocità.
Nell'uso reale dell'auto è praticamente impossibile affrontare percorsi così perfetti ed utilizzare accelerazioni e decelerazioni lentissime, poichè bisogna seguire i flussi e le esigenze del traffico.
Pertanto è da qui che nascono principalmente le differenze tra i dati dichiarati dalle case inerenti i consumi delle proprie auto, rispetto ai dati rilevati dal guidatore medio che sono generalmente più elevati.
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