lunedì 21 maggio 2012

Ibrido, diesel, benzina, gas, metano,... nuove tecnologie... che confusione!

Cambiare e/o comprare un'auto è sempre stata una scelta da fare con accortezza, tanto più ora con questa crisi economica che ha colpito duramente l'Italia.
Nel 99% dei casi la parola d'ordine è risparmiare, ma non sempre è così facile capire qual'è il vero risparmio! Sì di incentivi ce ne sono molti, sconti delle case anche, e poi il fattore consumi predomina spesso la scena, ma non di rado si celano imprevisti di percorso inaspettati e incalcolati o addirittura a volte incalcolabili.
Cerchiamo di affrontare i vari scenari con calma:

1-Prezzo carburanti
Se si deve comprare un'auto e calcolare quanto si spenderà per viaggiarci, il conto prevede sempre una proporzionalità non solo con le percorrenze kilometriche di quel motore, ma anche con il prezzo del carburante con il quale lo stesso è alimentato.
Cosa che non sempre è facile/possibile calcolare è però proprio questo fattore: a parte essere soggetto ad accise ed iva variabili (specialmente nell'ultimo periodo), il prezzo cambia anche in base al valore del petrolio come materia prima a livello internazionale.
Infine se la vendita di un certo tipo di auto (in base alla sua alimentazione) prevarica il mercato grazie a miglioramenti tecnologici o incentivi, ovviamente il prezzo di quel dato carburante lievita perchè ovviamente secondo le leggi del commercio maggiore è la richiesta maggiore è il prezzo.

2-Tecnologia ibrida
L'ibrido, nato su Toyota e Honda, si sta diffondendo su molti modelli anche europei. I vantaggi sono di poter abbinare al classico motore termico, anche un motore elettrico (0 emissioni e 0 consumi di carburante). Vista così la cosa sembrerebbe molto vantaggiosa, specialmente se si pensa alle plug-in che possono essere ricaricate tramite spina della corrente di casa, e non solo tramite rigenerazione durante la marcia.
Il problema è che non sempre l'accoppiata con l'elettrico dà vantaggi assoluti, per esempio in città è molto più efficace che su viaggi a velocità autostradale, inoltre per ora nella maggior parte dei casi l'ibrido viene eseguito con l'abbinamento di un motore a benzina invece che diesel (più parco nei consumi generalmente).
Infine l'ibrido ha due risvolti da considerare: il primo è il prezzo di acquisto che vuoi per l'enorme tecnologia applicatavi, vuoi per la ancora scarsa diffusione, è ancora molto elevato rispetto ad altre scelte di motorizzazione possibili; il secondo è il fatto che una così raffinata tecnologia si pensa che non debba dare particolari problemi di affidabilità, ma solo il tempo potrà confermarlo, quindi per ora qualche dubbio resta.


3-Nuove tecnologie: affidabilità?
Molte nuove tecnologie sono al varo delle case: il più famoso e già diffuso di cui vogliamo parlare è lo "start&stop": cioè quel meccanismo che in città spegne il motore quando l'auto si ferma e lo riavvia non appena si è pronti a ripartire. Questo sistema di risparmio di carburante è utile ed è stato appurato che dà vantaggi reali nel suo utilizzo, a fronte di una spesa per averlo irrisoria (spesso è addirittura di serie): ciò che molti si chiedono è se a lungo andare potrebbe inficiare l'affidabilità dell'auto. I continui riavvi del motore mettono a dura prova la batteria, il motorino d'avviamento e a volte anche le lampadine e l'impianto elettrico sottoposti a continui sbalzi di tensione. Anche qui ci vorrà tempo per capire se negli anni questo sistema dà solo vantaggi come molti sperano o anche problemi nella longevità dell'auto