mercoledì 7 marzo 2012

Consumi: cicli di omologazione e consumi reali

Le case costruttrici di automobili spesso annunciano sulla carta consumi davvero straordinari che potrebbero lasciare esterefatto l'eventuale acquirente di quel modello che poi si troverebbe spesso ad evidenziare consumi reali diversi.
I cicli di omologazione utilizzati dai produttori, sono fatti in modo da poter dare a tutti dei parametri per dare dati paragonabili, ma non sempre questi riescono ad essere ripetuti da chi quell'auto la usa tutti i giorni: perchè?
I suddetti cicli sono fissati con parametri e velocità standard: per esempio l'auto deve
-partire da ferma
-raggiungere una velocità X e mantenerla per Y km
-scendere a velocità A e mantenerla per B km
-fermarsi
-ripartire e tornare a velocità A mantenendola per una data percorrenza
-aumentare la velocità fino ad un limite T
-fermarsi nuovamente
e così via!

Questi test hanno 2 diversità rispetto a ciò che è attuabile dal guidatore comune: primo vengono effettuati in circuito dove non c'è traffico e dove le condizioni di marcia sono perfette (senza salite nè discese di solito, senza semafori, ecc.) e in secondo luogo nella maggior parte dei casi danno velocità da mantenere e per quale distanza, ma non indicano con che tipo di accelerazione o decelerazione giungere a tali velocità.
Nell'uso reale dell'auto è praticamente impossibile affrontare percorsi così perfetti ed utilizzare accelerazioni e decelerazioni lentissime, poichè bisogna seguire i flussi e le esigenze del traffico.
Pertanto è da qui che nascono principalmente le differenze tra i dati dichiarati dalle case inerenti i consumi delle proprie auto, rispetto ai dati rilevati dal guidatore medio che sono generalmente più elevati.

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