martedì 10 luglio 2012

Assicurazioni: sempre peggio?

Secondo una ricerca statistica almeno 3,5 milioni di auto italiane circolano sulle strade senza una polizza assicurativa valida: c'è chi espone un tagliando falsificato e chi non lo espone per nulla.
Partendo dal presupposto che l'assenza di polizza assicurativa durante la circolazione su strade aperte al traffico è un reato punibile secondo il codice penale, oltre che con pesanti sanzioni amministrative, la cosa ancora più grave è che in caso di incidente in cui qualcuno si farà danni seri poi trovare i soldi per le cure (nonchè per ripagare i danni causati) vuol dire andare in causa con i tempi e i modi che tutti noi conosciamo in Italia.
Sicuramente la crisi economica e l'innalzamento delle tariffe per i premi assicurativi non aiuta a contrastare questo fenomeno, anzi ne sono alcune delle cause unitamente alla cattiva educazione che si sta diffondendo tra gli automobilisti sia in tema di assicurazione che di guida in generale (sempre più spesso si vedono automobili che effettuano manovre assurde e pericolosissime... ma è un altro discorso!).
Altra piccola analisi: perchè i premi assicurativi continuano a crescere? Per l'inflazione, ma in Italia soprattutto per i falsi sinistri denunciati e che quindi richiedono esborsi immotivati alle compagnie che poi ricaricano questi costi su chi paga le polizze.
Detto ciò, il problema delle assicurazioni (intese a 360 gradi) è da affrontare senza perdere tempo per riportare le tariffe a prezzi "giusti", per evitare i sinistri simulati e per impedire che circolino veicoli senza copertura assicurativa.
Le nostre proposte sul tema sono le seguenti:
-richiedere perizie più approfondite sui sinistri: i periti sono assunti proprio per controllare la veridicità dei danni, non solo per contestare i preventivi di riparazione. Se la figura professionale del perito eseguisse acceramenti più approfonditi spesso i falsi sinistri non potrebbero esistere: penso che agli occhi di un esperto non sarebbe difficile riconoscerli nel 90% dei casi e inoltre chi denuncia un sinistro inesistente rischia anche la denuncia per truffa. Con controlli mirati, perizia più serie e maggiori controlli delle compagnie, questo lato oscuro dei risarcimenti potrebbe venir migliorato facilmente;
-implementare un sistema di controllo automatizzato non solo riguardante i limiti di velocità ma anche tutte le altre sanzioni applicabili, assicurazioni comprese. In molti paesi europei (come l'Inghilterra) le telecamere dei provida e dei tutor, controllando le targhe in circolazione, non verificano solo la velocità istantanea o media di tali veicoli, ma anche se hanno sanzioni amministrative a carico non pagate, se sono coperti da assicurazione, se il proprietario ha la patente valida, ecc. Se il sistema automatico segnala qualche anomalia, la pattuglia più vicina interviene per eseguire un controllo ed eventualmente sanzionare il guidatore secondo le leggi in vigore. Per attuare questo sistema di controllo, che porterebbe grandi vantaggi per la sicurezza, l'equità e la lotta all'evasione, non sono richiesti investimenti esosi, ma semplicemente un database in cui registrare le informazioni e l'obbligo per gli enti interessati (Pra, Aci, Motorizzazione Civile, Ministero dei Trasporti, Compagnie assicurative,...) di registrare su tale database le operazioni compiute sui loro clienti/utenti.

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